giovedì, novembre 15, 2007

Al Fasol Menin Plays Jazz, Fabrizio Rispoli e gli Alma Swing interpretano Fred Buscaglione, Gorni Kramer ....

Domenica 2 Dicembre 2007, ore 11.00, Fasol Menin plays Jazz

Si chiude domenica 2 Dicembre la rassegna Fasol Menin Plays Jazz 2007 con il compositore, cantante e chitarrista Fabrizio Rispoli e gli Alma Swing che proporranno in prima nazionale il loro nuovo spettacolo. Spettacolo che presenterà brani italiani arrangiati in veste swing dei primi anni quaranta e del dopoguerra di autori ed interpreti tra cui citiamo Fred Buscaglione, Gorni Kramer, Nino Rota e Alberto Rabagliati.

Formazione

Fabrizio Rispoli - voce
Andrea Boschetti - chitarra ritmica
Lino Brotto - chitarra
Mattia Martorano - violino
Diego Rossato - chitarra ritmica
Beppe Pilotto - contrabbasso


La partecipazione al concerto è gratuita e vista la limitata disponibilità di posti vi preghiamo di inviarci una Mail a myprosecco@fasolmenin.com con il seguente oggetto Fasol Menin Plays Jazz 2/12/07, specificando il nome e cognome ed il numero di cellulare, Vi risponderemo con una nostra eMail di conferma. In alternativa alla Mail potete chiamarci allo 0423.974262.

Durante l'intervallo verrà offerto un piccolo aperitivo con i vini della Fasol Menin, tra cui il Fasol Menin Valdobbiadene Prosecco Extra Dry, premiato con la medaglia d’argento al concorso nazionale Selezione del Sindaco. Avrete inoltre l’opportunità di scambiare idee ed opinioni e di parlare con i musicisti. La chiusura è prevista per le 13.00.

Alla fine del concerto sarà possibile acquistare direttamente in cantina i nostri Fasol Menin Valdobbiadene DOC, disponibili anche in eleganti confezioni regalo.

Il territorio dell’Altamarca offre oltre a testimonianze culturali immerse in scorci paesaggistici di grande impatto anche un’ottima cucina. Vi consigliamo di prenotare qualora voleste pranzare in zona. Potete trovare qualche consiglio sul nostro sito alla voce “Dove Mangiare”.

Silvana e Massimo vi aspettano

Cantina Fasol Menin
Via Fasol Menin 22/B
31049 Valdobbiadene
Tel. 0423.974262



Di seguito alcuni cenni storici con informazioni sugli artisti coinvolti.

"Jazz: incursioni di italianità’" di Mattia Martorano

"Degni di attenzione sono i contatti tra il Jazz e la cultura italiana, che risalgono alle origini della musica di New Orleans. Non fu trascurabile neppure l’influenza rivestita dalla comunità italoamericana, che controllava clubs e spettacoli, ma anche il celebrato Teatro d’Opera metropolitano, nel cui palinsesto il melodramma italiano, sempre presente, ispirava un senso melodico ai primi jazzmen influenzando gli standard della canzone del tempo.

Segni tangibili del contributo culturale dell’Italia si materializzano inoltre negli anni Venti, nelle figure dei musicisti italoamericani come Nick La Rocca, sua l’incisione nel 1917 del primo disco della storia del jazz, quindi di Giuseppe “Joe” Venuti ed Eddie Lang (alias Salvatore Massaro), che inaugurarono il fortunatissimo tandem violino – chitarra poi portato in auge a Parigi negli anni Trenta dall’esperienza leggendaria del chitarrista gitano Django Reinhardt e del violinista Stéphane Grappelli, di discendenza italiana.

Curioso anche il fatto che di questi ultimi, rimanga accanto ad un’incommensurabile quantità di incisioni, un solo unico storico documento filmico in cui viene eseguita proprio una canzone italiana in voga nel 1933: “Tornerai” di Dino Olivieri. Quì risulta evidente il legame con la tradizione canora operistica e napoletana.

La più convincente affermazione dell'interesse per la cultura jazz nel nostro Paese è avvenuta soltanto negli anni Quaranta grazie alle radio ed alle orchestre dei militari americani che contribuirono ad educare i musicisti italiani all’estetica dello swing americano. Vaste le produzioni di interpreti ed autori di canzoni legati a detta temperie culturale, portata poi al successo popolare negli anni Cinquanta da titoli come “Mille Lire Al Mese” (1954), “Nel blu dipinto di blu” (1958), “Donna” (1958), “Tu vuo’ fa l’americano (1957) etc."

"Django in Italia: un progetto di Alma Swing" di Gaetano Marotta

Singolare esperienza di ricerca musicale, Alma Swing recepisce una tradizione tipicamente europea, quale è stata tra anni Trenta e Quaranta, ed é a tutt'oggi, l'hot jazz, contaminato dalla cultura nomade manouche del nord Europa, dalla mondanità parigina e dalla swing craze afro-americana.

Nondimeno, defilandosi dall'esperienza d'oltre oceano, Alma Swing raccoglie le basi estetiche di un jazz a corde specificatamente europeo (legato al chitarrismo di Django Reinhardt e alla finesse di Stéphane Grappelli), aprendone alla modernità i contenuti più peculiari, a cominciare da repertorio, prassi esecutiva, strumentazione tipica, sovrapposizione dell'idioma jazzistico e gitano, etc.

Le suggestioni di un'epoca, impresse nel vinile, nella voce dei grammofoni, nelle foto di repertorio retaggio della belle époque, si condensano in Alma Swing nella silhouette dell'orchestra rétro e in un organico acustico in cui sono protagonisti le tipiche chitarre manouche ed il violino. Sensibile alla più che mai attuale renaissance di una tradizione rimasta intatta nelle nuove generazioni di musicisti e di una pagina epocale della storia del jazz (presente finanche nel sonoro e nei frames del moderno circuito cinematografico), l'ensamble emerge quale voce importante nella compagine musicale italiana a rinverdire le sonorità che hanno alimentato la cultura e l'immaginario più vicini all'uomo contemporaneo e che certamente hanno inciso sul moderno sentire europeo

All'interno del proprio show Alma Swing propone una ricca selezione di brani con riferimento diretto alla discografia di settore, al repertorio tradizionale, agli autografi di Django Reinhardt e dei grandi interpreti contemporanei del jazz manouche, sino agli standards canzone e agli standards jazz americani. Di personale allestimento é inoltre una cernita di brani originali e musica made in italy , proveniente dal sonoro di storiche produzioni cinematografiche, dal repertorio della canzone anni '40 e '50, ancorché dal più moderno circuito radiotelevisivo, attraverso una selezione capace di evocare entro la cifra jazzistica e i canoni estetici dello swing a corde europeo, un immaginario musicale specificatamente italiano.

Django in Italia : in un itinerario senza soluzione di continuità tra swing tradizionale, standards, sonorità folkloriche e idioma jazzistico, lo spettacolo prolunga ipoteticamente la vicenda artistica d'oltralpe di Django Reinhardt nella penisola italica, dagli Anni Trenta sino ai giorni nostri, prestando a contaminazione la formula stilistica del hot jazz parigino, finanche a toccare la sensibilità e la melomania propria mediterranea, prendendo spuno dal jazz americano musicisti del calibro di Gorni Kramer, Alberto Rabagliati, Natalino Otto, hanno saputo dare una nuova e diversa impronta alla musica popolare italiana, creando nuovi schemi ed avvicinando la tradizionale canzone leggera ad esecuzioni di impronta prettamente jazzistica.

Non va dimenticato tra questi Fred Buscaglione che, con le proprie interpretazioni ed assoli di violino, diede per primo in Italia una valenza jazzistica a proprie composizioni o arrangiamenti, in contrapposizione all'impiego squisitamente classico-concertistico di tale strumento, così come Kramer seppe invece fare con la fisarmonica, strumento europeo per eccellenza.

Fabrizio Rispoli

Fabrizio Rispoli cantante e chitarrista originario di Treviso, vanta numerose collaborazioni con noti conduttori ed esibizioni in qualità di ospite in numerose trasmissioni, tra cui: “CI VEDIAMO SU RAI UNO“ di Paolo Limiti, collaborazioni con “LA GRANDE NOTTE“ di Gene Gnocchi, ”QUELLI CHE IL CALCIO“ di Simona Ventura, Sanremo, Telethon, “IL TAPPETO VOLANTE“ di Luciano Rispoli e nel programma di Limiti “ALLE DUE SU RAI UNO“, con i Kalivokali a “VIVA RADIO 2“ di Fiorello e Marco Baldini, a “TERRAZZA BALDINI” ed al M&B SHOW.

Va ricordato nel 2001 l’esibizione al TEATRO DELL’OPERA di Roma, trasmessa dalla rete nazionale e nel 2004 lo splendido spettacolo al PALAZZO DEI CONGRESSI di Roma in qualità di cantante solista nell’esecuzione di brani jazz, accompagnato dall’orchestra della Rai di Milano e con i KALIVOKALI.

Dopo la registrazione del CD “Nu jazz” con brani originali di Aaron Tesser e Lino Brotto e’ ora in preparazione il primo proprio cd di brani inediti composti durante l’anno.